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I MIGLIORI PELLET IN COMMERCIO




Esistono tanti tipi di pellet in commercio differenti per caratteristiche qualitative e tecniche.


Vediamo insieme quale pellet scegliere e come capire quale fa al caso tuo.


Per il riscaldamento di casa, si diffondono sempre di più soluzioni ecologiche ed economiche come le caldaie a pellet. Per chi possiede un impianto di questo tipo, è importante capire quale pellet scegliere e come riconoscere quello di qualità, in modo da limitare consumi, sprechi energetici e inquinamento:scopriamo quale conviene acquistare. 


Un pellet scadente potrà farti risparmiare nell’immediato, ma ben presto si rivela una scelta costosa e deleteria per il tuo impianto. Ci sono una serie di accortezze da seguire per assicurarsi di comprare un buon prodotto. Scopriamo allora come scegliere il pellet migliore:

  • Guarda con attenzione l’etichetta: lì troverai indicazioni importanti sulla qualità del pellet, tra cui potere calorifico, umidità e tipo di legno come faggio o abete.

  • Controlla se sono presenti certificazioni, che garantiscono controlli, tracciabilità, trasparenza e sostenibilità.

  • Dopo l’acquisto, effettua alcuni test in casa per verificare l’effettiva qualità del materiale e capire se vale la pena riacquistarlo oppure no.

Potere calorifico

L’energia sprigionata dalla combustione è il potere calorifico. Più è alto il valore di questo indicatore, migliore è la qualità del pellet. Per avere parametri di riferimento, diciamo che un buon pellet dovrebbe avere un potere calorifico tra 4,5 e 4,8 kWh/kg.

Residui di cenere

La quantità di cenere prodotta ci dice quanta sporcizia sarà presente dopo la combustione e, di conseguenza, se la manutenzione dell’impianto di riscaldamento deve avere una frequenza maggiore. Più la percentuale di residuo fisso è bassa, meglio è: ad esempio, quella del pellet di qualità A1 è dello 0,7%.

Percentuale di umidità

Anche la percentuale di umidità ci aiuta a capire quale pellet scegliere. Al crescere dell’umidità, diminuisce il potere calorifico e aumenta la quantità di incrostazioni nella camera di combustione. Indicativamente, un pellet di buona qualità dovrebbe avere un tasso di umidità dell’8% al massimo.

Meglio pellet di faggio o abete?

Il pellet di faggio e quello di abete hanno caratteristiche leggermente differenti: in genere, il pellet di faggio ha un potere calorifico più elevato, ma in alcuni casi è maggiore la quantità di cenere. Quello di abete, invece, rilascia meno cenere, ma ha una resa di poco più bassa. 

Sono entrambe ottime essenze, puoi utilizzarle entrambe scegliendo quella più indicata per le tue esigenze e la tipologia del tuo sistema di riscaldamento. A una condizione: il pellet dev’essere ricavato da legno vergine e non deve contenere sabbia o composti chimici (ad es., residui di vernici o colle), i quali nella combustione potrebbero sprigionare sostanze nocive.

Certificazione pellet: En Plus, Din Plus e ÖNORM

Per capire quale pellet scegliere, è importante soffermarsi sulla certificazione di qualità. La più diffusa è la En Plus, che certifica non solo il prodotto, ma anche la tracciabilità e il ciclo di vita del materiale. La certificazione En Plus individua tre livelli di qualità:

  • A1: è il pellet migliore, con una percentuale dello 0,7% di residuo fisso delle ceneri.

  • A2: qualità media, residuo fisso fino all’1,2%.

  • A3: il pellet meno pregiato, contenuto di ceneri fino al 2%. 

Per avere la certezza che il prodotto sia davvero certificato, insieme al marchio En Plus devono essere presenti il numero identificativo dell’azienda e due lettere che indicano la nazione di provenienza.

Altre certificazioni pellet

Esistono anche altre certificazioni che assicurano elevanti standard qualitativi del pellet. Le più importanti sono:

  • Din Plus, rilasciata da un istituto di certificazione tedesco.

  • ÖNORM M7135, rilasciata da un istituto di certificazione austriaco.

Pellet per stufe

Fermo restando che è importante scegliere un buon pellet, senza additivi chimici e che riduca il più possibile le emissioni ambientali, in relazione al tuo generatore anche un buon pellet potrebbe causare problemi. In base alle caratteristiche del generatore di calore che hai acquistato dovrai trovare il pellet idoneo alle tue esigenze.

In merito alle stufe a pellet oltre al quantitativo di ceneri e al livello di annerimento del vetro (può essere dovuto anche ad una cattiva regolazione)  bisogna valutare il pellet anche in base a come si comporta il generatore in fase di accensione. Un pellet troppo duro e compatto potrebbe essere meno sensibile al contatto con la candeletta di una stufetta. Le conseguenze saranno diverse accensioni fallite e un segnale di errore notificato dalla stufa.

Oltre a capire come si comporta il pellet in fase di accensione, dovrai valutare anche la lunghezza del pellet. Un pellet troppo lungo potrebbe ostruire il corpo alimentatore della stufa. Inoltre un pellet troppo lungo, all’ingresso nel braciere potrebbe richiedere regolazioni più sensibili alle oscillazioni dell’ingresso dell’aria comburente e alla portata del pellet.

Pellet per caldaie

Per le caldaie a biomassa fermo restando le caratteristiche qualitative del pellet (umidità, potere calorifico, quantitativo ceneri) le caratteristiche come la durezza o la lunghezza incidono meno sul corretto funzionamento della caldaia, rispetto all’utilizzo dello stesso pellet in una stufetta.

Un pellet un po più duro o lungo, utilizzato in caldaia sarà più sensibile al calore generato dalla candeletta in fase di accensione. Il corpo alimentatore di una caldaia essendo più ampio e capiente ha meno probabilità di ostruirsi a causa di un pellet più duro e compatto. Nelle caldaie Tatano ad esempio le coclee hanno uno spessore di 8 mm e sono “alimentate” da motori più potenti rispetto a quelli delle stufe a pellet. La potenza del motore, le coclee e il gruppo di alimentazione, determinano la versatilità della caldaia nel gestire pellet di tipo differente.Capire quale pellet scegliere è importante, ma prima di tutto è fondamentale avere installato un ottimo impianto di riscaldamento: scopri perché scegliere una caldaia a pellet a basse emissioni come la Kalorina LE-PA.

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